La candidata sindaca presenta le sue idee in tema di servizi e salute con Cesani e Felissari.
Sanità, il programma di Ghidotti

«Lavoreremo affinché Brembio riconquisti la figura dell’infermiere di famiglia e per creare una rete efficiente fra Comune, medici di medicina generale, farmacia e Auser allo scopo di garantire ai malati cronici un percorso e adeguati servizi, integrandoci rispetto alla riforma sanitaria regionale che ha individuato a Casale la casa e l’ospedale di comunità. Non si può continuare a gravare sul cosiddetto “welfare familiare”. La casa di riposo? Non deve essere la prima soluzione, si deve avere il diritto di curarsi a casa».
È questo il piano illustrato da Oriana Ghidotti, candidata alla carica di sindaco per la lista “Brembio Unita e Solidale” che venerdì scorso ha organizzato una serata dedicata alla sanità territoriale alla quale sono intervenuti anche la consigliera comunale di Lodi Silvana Cesani, delegata alla sanità, e Lino Osvaldo Felissari, presidente della conferenza dei Sindaci Asst Lodi.
All’incontro però era presente fra il pubblico anche lo storico ex medico di famiglia di Brembio Francesco Cambiè che ha lanciato una proposta concreta per ripartire dalla cura dei pazienti cronici: «I cronici sono l’80% dei pazienti in carico ai medici di medicina generale, necessitano di esami di routine fissi, pensiamo al diabete: serve un prelievo del sangue, un Ecg e un fondo dell’occhio». Cambiè ha continuato: «Se si prescrivono questi esami ma ci vogliono mesi per farli a causa delle liste di attesa e in momenti diversi, tutto diventa un problema: nelle Case di comunità serve un Cup efficiente, che organizzi tutti gli esami nella stessa giornata, che contenga un punto prelievi, un ambulatorio cardiologico e per fare il fondo degli occhi; questo è un buon nucleo di partenza attorno al quale sviluppare una Casa di comunità».
La consigliera Cesani, tracciando la fotografia di una sanità territoriale in affanno, ha spiegato: «Occorre avere delle competenze da spendere come Comuni nei confronti con Asst e Ats, rispetto alle liste di attesa, alla fuga dei medici, al venir meno dei reparti, dei medici di famiglia, perché questi problemi
ricadono sui cittadini».
Felissari ha sottolineato: «Brembio penso possa essere uno spoke all’interno della riforma sanitaria, un luogo in cui costruire servizi, decentrare gli ambulatori». Le case di comunità? «Occorre progettarle dal basso perché rispondano davvero alle esigenze del territorio», ha annotato.
Quindi l’affondo di Felissari rispetto «a una sanità lombarda che non ha regolato il rapporto pubblico – privato, per cui ciò che è conveniente lo fa il privato, ciò che non lo è grava sul pubblico». Infine la “volata” di Cesani e Felissari in vista delle elezioni: per cambiare la sanità territoriale in meglio, serve a Brembio, al voto in primavera, Oriana Ghidotti.
Per le elezioni regionali di febbraio il Pd ha candidato Roberto Ferrari e Roberta Vallacchi, entrambi intervenuti a Brembio
Da “Il Cittadino” di lunedì 6 febbraio 2023
Sara Gambarini